I dati di polizia stradale e carabinieri elaborati in esclusiva per il «Corriere»: nei primi sei mesi dell’anno nel nostro Paese ci sono stati 20.034 incidenti stradali che hanno avuto come conseguenza 11.706 persone ferite e 478 vittime
L’incidente di Bagnolo Mella, nel Bresciano — in cui una bimba è stata travolta e uccisa mentre la madre è rimasta ferita — ha riacceso i fari sugli incidenti stradali in Italia.
I dati
Secondo i dati, elaborati in esclusiva per il Corriere dalla polizia stradale (che tengono conto anche di quelli dei carabinieri), nei primi sei mesi dell’anno nel nostro Paese ci sono stati 20.034 incidenti stradali che hanno avuto come conseguenza 11.706 persone ferite e 478 vittime. In buona sostanza è come se già fosse sparito per sempre un intero piccolo centro italiano. Tutto questo malgrado quest’anno ci siano stati 69 giorni di lock down in cui il Paese era praticamente deserto. Eppure in quell’interminabile periodo, le forze dell’Ordine hanno dovuto stendere per terra quasi 250 lenzuoli bianchi e oltre quattromila persone hanno riportato ferite.
Il confronto
Nell’unico periodo dell’anno realmente confrontabile con il 2019, ovvero i primi due mesi di quest’anno, si erano avuti in generale meno incidenti (-4,5%) ma erano stati di più quelli più gravi dove si era registrata almeno una vittima (+3%). Da capodanno al 29 febbraio sono deceduti sulle strade 229 persone (+5,5%) e ci sono stati più feriti (+4,6%). Dati che fanno riflettere anche perché, secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, proprio gli incidenti stradali nella fascia d’età che va dai 5 e i 29 anni sono la prima causa di morte: più dei tumori, dell’alcol o della droga.
Fonte: Corriere della sera – link